Fondata nel 1920, dal capostipite Giovanni, è una delle cantine più antiche di tutta la Campania che, originariamente, produceva piccole quantità di Aglianico e Coda di volpe. Il figlio Nicola rileva l’attività paterna negli anni ’50 e ne aumenta sensibilmente la capacità produttiva. Oggi siamo a circa un secolo di tradizione e l’erede Antonietta, pronipote del fondatore gestisce un vero gioiello incastonato tra le terre del vino nel comune di Torrecuso. Antonietta, giovane figlia di Antonio, prematuramente scomparso, ha ereditato dal padre l'intraprendenza e l'amore per le sue vigne.
Ci piace ricordare le prime nostre prime volte in cantina con Antonio: "uomo di poche parole, riservato, dallo sguardo fiero e orgoglioso. Ci racconta che la passione per il vino lo ha travolto sin da ragazzino, quando, al fianco del padre Nicola, tra uve e botti, era lesto ad imparare i segreti del mestiere di mastro vinaio. Al suo fianco Massimo, sempre presente, insostituibile. Insieme ad Antonio e Massimo, visitiamo la Cantina ampliata ed impreziosita in un percorso che ci ha lasciato spesso a bocca aperta per la bellezza dei luoghi e la raffinatezza dei gusti. Massimo ci parla dei tanti riconoscimenti ricevuti: al XVIII Concorso Enologico Internazionale delle Città del Vino, grande soddisfazione per Antonio che riceve la Medaglia d’Oro con il vino che porta il nome di suo padre: Don Nicola, Aglianico del Taburno Docg Riserva 2011".
Ogni volta che andiamo a far visita ad Antonietta chiediamo di scendere in bottaia: un momento di pausa per tutti, dell’ottimo Aglianico da sorseggiare rigorosamente sul terrazzo panoramico con vista sulle vigne, in ricordo di Antonio.