Insediamento molto più recente di quelli circostanti, deve la sua composizione al terremoto del 1456 cui seguì l’esodo di un gruppo di abitanti da Cautano, all’epoca casale di Tocco Caudio, che stanziarono in una località allora detta Campora, o Camporum nell’area a sud ovest del massiccio del Taburno. Comunità accorpata, in quanto a uffici divini, all’arcipretale di Sant’Andrea Apostolo di Cautano sino al 1711, allorquando il Cardinale Orsini, futuro papa, fondò un’autonoma chiesa parrocchiale intitolata a San Nicola di Bari, ancora oggi visitabile nel centro storico del paese suggestivo e ben conservato.
Molto più antica, invece, l’origine della contrada Sala ancora oggi esistente e visitabile derivata dall’omonimo casale la cui origine si perde nella notte dei tempi e di cui si sa solo che subì sterminata distruzione nel terremoto del 1456 al pari di Tocco Caudio e che, diversamente da questo, non fu, però, ricostruita per accorparsi, poi, gli abitanti, alla località di Campoli.
Permane, oggi, una piccolissima comunità i cui terreni sono, in maggior parte, coltivati a vigneti da cui originano vini eccellenti.
La comunità campolese è da sempre molto attiva nel settore dell’agricoltura tanto da coltivare un vero e proprio culto dei prodotti locali sfociato, nel tempo, in sagre ormai molto note nel panorama degli eventi regionali.
Molto apprezzata quella della ciliegia nel mese di giugno e quella de fagiolo nel mese di ottobre articolate, entrambe, su laboratori, visite guidate, spettacoli musicali nel borgo antico e degustazioni di prodotti tipici tra confetture locali e prodotti da forno di particolare pregio.
Photo Credit Stefano Caporaso